…ci ha regalato uno splendido Santo Stefano, nonostante la data che generalmente ricorre il 26 Dicembre, quest’anno per un misterioso gioco di cambio degli emisferi ci siamo trovati in mare con condizioni atmosferiche primaverili, con voglia di aprire le vele anche per chi non partecipa al Campionato d’Inverno.
Il mattino ci ha aspettato con una leggera bruma e per la verità con pochi gradi di temperatura, ma già verso le 10 la torta che saliva in cielo ci dava 12 gradi.
Le 29 barche in mare alla partenza si mantenevano in attesa dell’avvio della competizione vicino al gommone della giuria ritenendo quella la posizione di privilegio, poi il conto a rovescio degli ultimi 5 secondi e il POOOH della tromba che dava il via con un vento intorno ai 9 nodi.
Tutti gli equipaggi concentrati a dare il meglio, bellissima partenza e anche sfoggio di vele di tutto riguardo. Correva voce nei corridoi del Comitato di Regata di un armatore che aveva dato come termine improrogabile di consegna delle vele nuove il 24 Dicembre per sfoggiarle a S. Stefano, economicamente rovinato ma con la grande soddisfazione di essere portato da vele su cui il vento creava disegni stupendi e così Nancy Wake scivolava tenuto a bada dal diretto contendente Te Ki Mata capitanata dal pluridecorato comandante Sprizz.
Abbiamo anche notato l’avvio di una nuova tendenza artistico culturale che il palato raffinato di un armatore, sulla propria barca-Cara Cara-, lo ha convinto ad issare una randa con un’opera d’arte che si ispira a Jackson Pollock… chissà se, col tempo qualche altro palato raffinato aderirà a questo invito e isserà sul Gennaker l’ Origine Du Monde di Gustave Courbet …
Alla boa di bolina in attesa di riprendere i passaggi si notava il gruppo delle barche in arrivo e l’occhio teso a percepire chi del gruppo arrivasse al giro, non ci si accorgeva di una barca che stava per arrivare in boa, sembrava una barca che veleggiasse per diletto ma poi con un minimo di attenzione ci si accorgeva che in realtà si trattava del mostro Shear Terror che faceva strada a grande distanza dai sopraggiungenti, si è saputo poi che l’armatore che con molta eleganza ha rifiutato la premiazione in quanto ha riconosciuto non esserci stata contesa.
A questo punto il gioco degli Dei del vento ha mutato le regole della partenza e allungando l’orecchio si percepiva il dialogo fra Eolo e Odino…< … dai che li mandiamo in bonaccia e che se ne vadano al Gazebo a ristorarsi…> e così il Comitato di Regata ha deciso dopo mezz’ora di assoluta piatta di ridurre il percorso e accettare come arrivo il primo giro di boa.
Vuoi per il volere degli Dei, o per un’inusitata dimostrazione di perizia, il colpo di scena si è verificato alle premiazioni, quando si è acclamato vincitore del premio Challenge Veleggiata di S. Stefano Lola 21 dell’armatore Verdiano Pirazzini, già noto nel mondo della vela come vincitore della Verdi en Globe 2022 già rinomata regata in solitaria.
Delusione per la gestione dei venti da parte del CGV (Comitato Gestione Venti) ma davanti al volere degli Dei…
Per la consultazione delle classifiche https://www.ravennayachtclub.com/regate/veleggiata-di-santo-stefano/ , per vedere tutte le foto: https://www.ravennayachtclub.com/2023/12/29/41-campionato-dinverno-10-dicembre-2023-terza-giornata-foto-2/