Riceviamo l’articolo che segue e ci è particolarmente gradito pubblicarlo per esteso in quanto troviamo riscontro con gli scopi che il RYC si propone organizzando ogni anno il Campionato d’Inverno.
Ci piace particolarmente la descrizione delle motivazioni che spingono tanti regatanti a puntare la prua verso la linea di partenza nonostante i normali disagi stagionali ed è proprio questo insieme di condizioni che danno quel plus che tanto gratifica questi amanti del mare.
Tanto è stato fatto in 42 anni, e tanto ancora sarà da fare in futuro.
Il 23 Febbraio su questo Campionato… ci abbiamo messo una pietra sopra… la pietra miliare con su scolpito 42°.
Il prossimo incontro sarà a fine Marzo per la cerimonia delle Premiazioni, al più presto arriverà la data di convocazione. Un caldo Grazie a tutti i regatanti e a tutta l’Equipe di sostegno!
Il 42° va in archivio di Giorgio Bussei
23 febbraio 2025……ultima bandiera che scende, ultimo suono di tromba, ultime orzate e poggiate e anche questo invernale va in archivio.
Noo! Che dico, Eolo ha deciso di restare a riposo e nonostante tutte le imbarcazioni fossero scese in acqua sperando di giocarsi all’ultima giornata di regata un miglior piazzamento sul podio, il vento non si è fatto vedere rimandando mestamente a terra gli equipaggi.

9 prove disputate in 5 giornate di regata, non male considerato le variabili dell’inverno romagnolo fatto di vento, freddo, burrasche e nebbia.
A due sole giornate abbiamo dovuto rinunciare, una per nebbia e l’altra per l’assenza di quel pigrone di Eolo, mentre nelle altre giornate tutto è filato liscio.
Oddio proprio tutto liscio non è andato considerando che il 12 gennaio Eolo ha deciso di metterci alla prova mandando giù una BORA decisa con raffiche abbondantemente oltre i 20 nodi e mare formato con onde prossime ai 2 metri, mettendo a dura prova gli equipaggi sulla falchetta a cercare di raddrizzare le barche mentre i timonieri davano il loro meglio assecondando il ritmo delle onde: giornata esaltante ci sentivamo come quelli della Vendee Globe…..sognare non costa nulla.
Nei resoconti di giornata, il solerte ufficio stampa ha già raccontato ampiamente quello che è successo mentre le classifiche documentano vincitori e vinti.
Però i numeri non rendono giustizia all’impegno messo in campo dai volontari sui gommoni che hanno gestito le boe sul campo di regata con condizioni a volte veramente al limite, al comitato di regata che è restato ore a farsi “sballottare” garantendo il regolare svolgimento,al comitato organizzatore che continua a proporre questo evento, e a garantire una calda merenda al rientro dalle giornate in mare. I percorsi si sono rivelati piuttosto corti per barche d’altura ma è altrettanto vero che i lavori in corso davanti al litorale di Marina permettevano ben poco alla fantasia.
A questo punto viene da chiedersi cosa è che muove centinaia di persone, dopo una settimana di lavoro, impegni e problemi vari, prendere l’auto la domenica mattina presto, e uscire in mare mettendo in gioco imbarcazioni, qualche “sfregata” c’è stata, avarie alle attrezzature e perché no… un po’ di salute. Il mal di mare e i raffreddori vanno messi nel conto.
Forse i premi messi in palio sono il motore di tutto questo impegno…. credo proprio di no! vista anche la partecipazione di imbarcazioni che hanno ben poche possibilità di vittoria.
Fiumi di inchiostro sono stati versati nel tentativo di spiegare cosa attira l’uomo in mare, si dice che la sua immensità abbia un effetto ipnotico e permette di rigenerarci.
Credo invece che il mare sia immensamente bello e poterlo condividere con amici uniti dalla stessa passione non abbia prezzo.
Certo non è confortevole come il divano, non caldo come la casa, ma regala il piacere di un gruppo che si adatta alle mutevoli condizioni facendo del proprio meglio e quando questo riesce, la soddisfazione è grande.
In un libro, dedicato ai solitari degli oceani, l’autore scrive che esistono 3 categorie o meglio 3 modi nell’andar per mare: il lavoro (mercantili e pescherecci) il dovere (militari) e il piacere (yachtsman) a questi ultimi quello di scivolare sul pelo dell’acqua.
Ecco credo sia quest’ultima categoria che meglio ci rappresenta “scivolare sul pelo dell’acqua” essere spinti dal vento è l’impagabile piacere che ci regaliamo……..per cui
VIVA L’INVERNALE .


Link alle CLASSIFICHE FINALI e tutti i tempi di arrivo delle 9 prove di questa 42° edizione.
FOTO della 7a giornata di cui si ringrazia gli amici Betti Richard e Sieni Marco. Per tutte le FOTO di questa 42° edizione si rimanda alla sezione FOTO sul sito RYC.